LA CERCA DEL VERO è un viaggio, quasi un viaggio iniziatico, che Gianni Basso, studioso per formazione e storico per passione, intraprende, per andare alle origini della conoscenza storica e cercare di capire tanti nodi insoluti della storia del mondo, nelle diverse epoche.

È un viaggio reale, un viaggio dell’autore, che visita ed esplora antichi siti archeologici, insieme alla sua compagna e al seguito di studiosi e ricercatori,
quali Robert Bauval e Adriano Forgione.

Dopo la prima colazione, trascorremmo la mattinata in feluca sul Nilo, un’esperienza indimenticabile, tutti in balia dei capricci del vento: la grande vela e i capelli sempre più scompigliati di Sofia. Poi c’imbarcammo sull’Eugénie, diretti verso Abu Simbel attraverso il lago Nasser. Durante il percorso di qualche giorno saremmo approdati più volte per visitare siti archeologici lungo la costa. Infine, da Abu Simbel, via aerea, al Cairo.

Ma è anche un cammino di domande e risposte, di continua ricerca e studio, ispirato dalla sua musa “Sophia”.

Aggiungiamo immediatamente, a quanto sopra formulato, un dato fondamentale: gli stessi Anunnaki credevano nell’esistenza di un’Entità Suprema. Nella tredicesima tavoletta del Libro perduto del dio Enki, questi, infatti, afferma che “l’umanità civilizzata sarà conservata (dal diluvio. N.d.A.) così com’era nelle intenzioni del Creatore di Tutte le Cose! Così Galzu, emissario divino, disse a Enlil nel corso della visione”. È uno dei tanti riferimenti, quello richiamato e per come riportato da Sitchin, a tal Entità

L’opera si configura infatti come un trattato in cinque parti, tutte consequenziali e convergenti verso il raggiungimento graduale dell’obiettivo di ricerca. Quello di esplorare criticamente alcune delle questioni fondamentali alla base dell’umanesimo classico e moderno: chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo. Questa esplorazione fondamentale si fonda su di una rilettura metodica di molteplici saggi e ricerche d’importanti autori.